Una figura ampiamente trascurata nel panorama italiano è quella del Sociologo Forense. Tuttavia, la sua importanza sta pian piano emergendo, dato l’impegno profuso da diversi professionisti del settore che stanno valorizzando al meglio una risorsa di grande importanza nel panorama delle scienze forensi.
Quali requisiti minimi sono richiesti per diventare Sociologo Forense
La qualifica di Sociologo non prevede un albo nazionale o il superamento di un Esame di Stato. Tuttavia, per definirsi Sociologo è necessaria almeno una Laurea Triennale in un Corso di Laurea appartenente alla categoria L-40. Nel territorio italiano, sono circa venti i corsi di laurea appartenenti a questa classe sparse in diverse Università italiane da Nord a Sud.
Proseguendo gli studi a livello magistrale, la classe di laurea diventa LM-88 in Sociologia e Ricerca Sociale. Anche in questo caso, ci sono diversi corsi di laurea in tutto il territorio nazionale. Rispetto all’ambito forense, invece, i corsi di laurea a disposizione sono limitati a uno per la classe L-40 e due per la classe LM-88.
Quali università hanno attivato i corsi di laurea magistrale in Sociologia Forense
In Italia, i corsi di laurea statali attivi che prevedono un percorso di Sociologia Forense sono tre e si trovano a Forlì e a Chieti, rispettivamente presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna Campus di Forlì e l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti – Pescara.
A Chieti è attivo il Corso di Laurea in Sociologia e Criminologia, che fa parte della classe L-40. Secondo il sito del corso: “Il corso di Laurea in Sociologia e Criminologia si pone come obiettivo, in linea generale, la valorizzazione della prospettiva sociologica dei processi di globalizzazione con particolare attenzione sia all’evoluzione dei fenomeni criminali sia alle strategie di intervento e ai piani destinati alla prevenzione e alla promozione della sicurezza sociale“.
Presidente del corso di laurea è il Prof. Claudio Tuozzolo, Storico della Filosofia.
Inoltre, presso la stessa facoltà, c’è il relativo Corso di Laurea Magistrale, classe LM-88 in Ricerca Sociale Politiche della Sicurezza e Criminalità. Il Corso di Studi si propone di formare idonei specialisti che, in possesso di una solida conoscenza sociologica di base, possano operare nei settori dell’analisi sociale, con particolare riferimento alle problematiche della sicurezza e del crimine.
Presidente del corso di laurea è il Prof. Michele Cascavilla, Filosofo.
A Forlì è attivo il Corso di Laurea Magistrale, LM-88, in Scienze Criminologiche per l’Investigazione e la Sicurezza. Il corso di laurea magistrale in “Scienze criminologiche per l’investigazione e la sicurezza” intende fornire ai propri laureati conoscenze che li rendano in grado di analizzare il crimine come fatto sociale e, pertanto, di inserirsi proficuamente negli ambiti della gestione della sicurezza, della prevenzione della vittimizzazione e dell’attività investigativa.
L’obiettivo del corso di studio è l’acquisizione delle competenze utili al fine di ideare, predisporre e gestire progetti in ambito criminologico e vittimologico e, pertanto, gli insegnamenti hanno lo scopo di preparare lo studente affinché egli sappia:
- Sviluppare ed attuare strategie e programmi operativi volti a prevenire e fronteggiare tutti quegli eventi dolosi o colposi che possono danneggiare le risorse materiali, immateriali, organizzative e umane che sono caratteristiche delle istituzioni pubbliche e private;
- Raccogliere informazioni necessarie per risolvere problemi legati a condotte criminali e a rischi di vittimizzazione;
- Promuovere attività volte a garantire assistenza e protezione nei confronti delle vittime di reato nonché di rispondere alle sfide che provengono dal mutamento sociale e dalle trasformazioni delle politiche di protezione sociale.
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